Uno dei problemi che sta colpendo le vacanze 2022 è quello del caro-voli. Negli ultimi 365 giorni le tariffe medie dei voli nazionali e verso l'Europa sono aumentate del 47,5% con lo scorso mese che ha chiuso con +52% come ha analizzato il Corriere della sera. Tutto ciò, nonostante il costo del cherosene necessario per far volare gli aerei sia sceso ai minimi da gennaio (-40%). La domanda sorge spontanea: da dove deriva questo aumento dei prezzi?
Sulla questione si è soffermato il direttore generale dell'associazione di categoria Airports Council International Europe (Consiglio degli Aeroporti Internazionali in Europa), Olivier Jankovec. "Mi lascia perplesso questo rialzo, mi meraviglio che nessuno stia intervenendo per tutelare l’interesse pubblico", sottolineando che va fatto subito un adeguato monitoraggio dei biglietti perché "è evidente che c’è un aumento che va al di là dei costi sostenuti dai vettori, le tariffe sono 6 volte il tasso d’inflazione, come è possibile?".
Secondo il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, il caro-prezzi sarebbe ancora figlio dei due anni pandemici in cui i fatturati sono crollati e le compagnie cercano di far rientrare quelle perdite.
FONTE: IL GIORNALE
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