I giovani tra i 18 e i 29 anni che percepiscono il reddito di cittadinanza e non hanno completato il percorso scolastico dovranno seguire un percorso di formazione obbligatoria. In caso contrario, si perde l'assegno.
È questa una delle ultime ipotesi emersa tra gli emendamenti “segnalati” alla manovra, come da proposta presentata dalla Lega. Se sarà inserita nella manovra, quindi, dal 1 gennaio 2023 per la fascia di giovani di età tra i 18 e i 29 anni che «non abbiamo adempiuto all’obbligo formativo» sarà posta come condizione per ottenere il beneficio, «l’iscrizione e la frequenza di un percorso di studi finalizzato all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzionene formazione sin al conseguimento dell’obbligo formativo o di una qualifica almeno triennale». Una modifica che, secondo uno studio ministeriale sul fenomeno dei Neet (Not engaged in education, employment or training), riguarderebbe una buona fetta dei percettori: «In Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia compresa tra i 18 e i 29 anni. Di essi, abbiamo scoperto che ben 11.290 possiede soltanto la licenza elementare o addirittura nessun titolo, e altri 128.710 soltanto il titolo di licenza media».
FONTE: IL SOLE 24 ORE
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