CEREALI 2024/2025: QUALITA' IN CRESCITA MA SUPERFICI IN DIMINUZIONE

La campagna cerealicola 2024/2025 si avvia alla conclusione con un bilancio nel complesso positivo, specialmente per quanto riguarda la qualità delle colture, ma non mancano segnali di preoccupazione, in particolare legati alla diminuzione delle superfici coltivate in diverse aree d’Italia. Il quadro emerge dall’analisi congiunta di Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Coldiretti, presentata durante l’evento “Giornate in Campo” a Poggio Renatico.

Il grano duro mostra rese soddisfacenti, grazie a condizioni climatiche favorevoli. Tuttavia, le superfici coltivate risultano in calo tra il 6% e l’8% a livello nazionale, con picchi del -10% al Sud e nelle Isole. In controtendenza con alcune stime ufficiali, CAI e Coldiretti rilevano sul campo una situazione meno ottimistica in termini di estensione delle colture.

Nonostante ciò, al Sud – in particolare in Sicilia e Puglia interna – le rese sono significativamente migliorate, toccando i 40-45 quintali per ettaro rispetto ai 15-20 dell’annata precedente. Nel Centro Italia si registra una lieve crescita (50-60 q.li/ha), mentre nel Nord le rese sono leggermente inferiori alla media storica ma la qualità del grano si mantiene alta (60-70 q.li/ha).

Per quanto riguarda il grano tenero, le superfici coltivate rimangono stabili o in lieve crescita. Le rese attese, sebbene inferiori alla media storica, sono comunque migliori rispetto alla campagna precedente, con un buon livello qualitativo complessivo (60-70 q.li/ha).

La stagione 2024/2025 segna anche un aumento delle superfici coltivate a orzo, con una crescita del 3-4% rispetto all’anno precedente e produzioni nella media stagionale. Si registra, inoltre, un aumento dell’interesse verso cereali minori, come il farro, in particolare nel Centro Italia, dove si sta consolidando come coltura di nicchia in espansione.

FONTE: IL GIORNALE