Nel corso della sua vita l’impresa intrattiene rapporti con un vasto numero di soggetti che hanno interessi, non solo economici, nell’attività aziendale e che sono chiamati stakeholders (portatori di interessi nell’impresa).
Esistono diversi tipi di stakeholders, variabili in base al tipo di impresa e all’attività da questa svolta, con diversi interessi:
- I clienti interessati ai rapporti di scambio di beni o servizi con l’impresa.
- I fornitori stipulano contratti di fornitura.
- I lavoratori, interessati alla continuità della loro attività lavorativa.
- Banche e istituti finanziari hanno interesse nel veder loro pagati i prestiti concessi o altri rapporti finanziari instaurati con l’azienda.
- Lo Stato e gli enti pubblici, i quali offrono servizi alle imprese al fine di agevolarne lo sviluppo con conseguente beneficio per la comunità;
- Ecc.
In considerazione del fatto che questi soggetti sono interessati, per svariati motivi, all’andamento dell’impresa, vi è la necessità di gestire e coordinare questa varietà di interessi tramite un flusso di informazioni che, per la maggior parte, possiamo trovare nel sistema contabile dell’impresa il cui documento finale prende il nome di bilancio.
Il bilancio d’esercizio è il principale strumento d’informazione dell’azienda nei confronti dei suoi interlocutori, interni ed esterni, grazie al fatto che informa sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa.
Tra i vari stakeholders aziendali, i manager ricoprono una particolare importanza per l’azienda avendo come compito quello di amministrarla prendendo decisioni strategiche volte alla massimizzazione dei risultati economico-finanziari oltre a incrementarne il valore. Proprio per tale motivo, i manager necessitano di un rilevante flusso di informazioni a supporto dei processi decisionali che non vengono completamente soddisfatti dalla contabilità aziendale. Se da una parte le imprese sviluppano il proprio sistema di contabilità generale per rispettare gli obblighi legali di informativa verso l’esterno – si pensi, ad esempio, all’obbligo di redazione del bilancio e la sua pubblicazione presso il Registro delle imprese -, dall’altro le esigenze informative per assumere decisioni strategiche necessitano del supporto di un sistema aggiuntivo di amministrazione e controllo che prende il nome di controllo di gestione.
In sostanza, la contabilità generale fornisce informazioni sullo stato di salute dell’impresa verso gli stakeholders esterni (ad esempio banche, soci, autorità governative) mentre il controllo di gestione, in aggiunta alla contabilità, permette agli amministratori di avere una serie di dati e notizie indispensabili al processo decisionale tramite il sistema di analisi della capacità del ciclo produttivo di creare liquidità oltre a supportare il processo di pianificazione economico-finanziaria. Si tenga in considerazione che per “processo decisionale” ci si riferisce sia a quello a breve termine – ad esempio la determinazione dei prezzi di vendita, la scelta se produrre un componente del bene finale internamente o esternamente, eliminazione di segmenti produttivi non redditizi, gestione del marketing focalizzato sui prodotti/servizi con maggiore marginalità ecc. – sia a m/l termine come l’accensione di un mutuo per l’acquisto di un fabbricato o la realizzazione dell’investimento in macchinari o l’ingresso in un nuovo mercato.
Il controllo di gestione può essere definito come il processo di pianificazione economico-finanziario e di monitoraggio che si compone delle seguenti fasi:
1) Fissare gli obiettivi economici, patrimoniali e finanziari (fatturato, costi, finanziamenti, acquisto immobilizzazioni ecc.) sia nel breve termine (prossimi dodici mesi) sia in quello m/l con un arco di tempo che, generalmente, va dai tre ai cinque anni;
2) Comparazione e analisi degli scostamenti tra i dati consuntivi e gli obiettivi definiti in sede di impostazione del controllo di gestione. Tale comparazione è finalizzata alla verifica delle cause degli scostamenti, in modo da comprendere il perché di tali differenze e apportare le necessarie correzioni o alle strategie aziendali o alla programmazione.
Dott. Caglieri Simone

Comments