AGEVOLAZIONE PRIMA CASA ANCHE PER IL SOGGETTO TRASFERITO ALL'ESTERO

Nella risposta ad interpello 12.2.2025 n. 28, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, ai fini dell’applicazione dell’agevolazione prima casa, la condizione della residenza può considerarsi soddisfatta anche da chi, dopo aver vissuto in Italia per più di 30 anni, si sia trasferito all’estero per lavoro e desideri acquistare un’abitazione nel Comune in cui ha risieduto per oltre 20 anni, pur non essendo il suo ultimo Comune di residenza in Italia.

Dal 14 giugno 2023, infatti, la Nota II-bis prevede che l’agevolazione spetti ai soggetti emigrati all’estero per motivi di lavoro se:

• hanno risieduto o lavorato in Italia per almeno cinque anni;

• l’immobile acquistato si trova nel Comune di nascita o in quello dove hanno vissuto o lavorato prima del trasferimento.

L’espressione "prima del trasferimento" non si limita all’ultimo Comune di residenza, ma comprende qualsiasi Comune con cui la persona abbia avuto un legame duraturo.

FONTE: EUTEKNE