La stabilità finanziaria dell'Italia è sempre messa a rischio dall'inflazione e della frenata dell’economia globale ed europea. Sono questi gli aspetti cruciali esposti da Banca d’Italia nel rapporto sulla Stabilità Finanziaria 2023. In questo quadro, le famiglie italiane sono più vulnerabili anche se meno indebitate della media dell’area euro.
Per le imprese, la qualità del loro credito «si mantiene ancora su livelli storicamente alti, ma mostra primi segnali di peggioramento, in particolare nei settori della manifattura e delle costruzioni». La domanda di capitali è invariata ma la crescita dei prestiti alle imprese si è gradualmente arrestata nel 2022 ed è ora negativa. Il calo ha tuttavia interessato solo le imprese più rischiose e, tra queste, soprattutto quelle di minore dimensione.
FONTE: CORRIERE DELLA SERA

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