CINA, PARZIALE RETROMARCIA SUL BLOCCO DEI MICROCHIP: VIA LIBERA A ESENZIONI MIRATE DOPO IL CASO NEXPERIA
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- Nov 2
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Dopo settimane di tensioni diplomatiche ed economiche, il ministero del Commercio cinese ha annunciato che concederà esenzioni dal divieto di esportazione di microchip alle aziende che rispettano specifici requisiti. La decisione mira ad allentare il blocco imposto da Pechino in risposta alla nazionalizzazione della filiale olandese di Nexperia, il produttore di semiconduttori di proprietà della cinese Wingtech, espropriato a fine settembre dal governo dei Paesi Bassi per ragioni di “sicurezza economica e tecnologica”.
Pechino aveva definito la mossa dell’Aia “un’ingerenza impropria” che avrebbe “sconvolto le catene industriali globali”. Ora, il Global Times riferisce che le autorità cinesi invitano le imprese danneggiate dal divieto a contattare direttamente il ministero per ottenere permessi speciali di esportazione. Sullo sfondo, un intervento diplomatico di alto livello: un’intesa di principio tra Xi Jinping e Donald Trump, maturata durante i recenti colloqui in Corea del Sud, avrebbe contribuito a favorire l’apertura.
Dal governo olandese, per ora, nessuna dichiarazione ufficiale, se non un generico riferimento a “contatti costruttivi” con Pechino e con i partner internazionali per ripristinare l’equilibrio nella catena di fornitura.
La crisi ha destato forte preoccupazione tra le case automobilistiche europee, da Volkswagen a Stellantis, che dipendono dai microchip Nexperia per componenti essenziali come centraline, sensori e sistemi di climatizzazione. Il blocco delle forniture ha già provocato rallentamenti produttivi, evidenziando la fragilità dell’Europa nella guerra globale dei semiconduttori e la sua dipendenza dai fornitori asiatici.
FONTE: IL GIORNALE






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