CONFINDUSTRIA: ESCALATION DEI DAZI MINACCIA IL PIL ITALIANO

Secondo il Rapporto di primavera del Centro Studi Confindustria, l’incertezza economica globale ha raggiunto livelli record, spinta dall’escalation protezionistica e dalla reintroduzione dei dazi statunitensi su acciaio e alluminio. L’impatto macroeconomico diretto di tali dazi è contenuto (-0,02% sull’export totale), ma uno scenario peggiore, con un aumento permanente dell’incertezza e ulteriori misure protezionistiche da parte degli Stati Uniti, potrebbe costare all’Italia una riduzione del PIL dello 0,4% nel 2025 e dello 0,6% nel 2026.

L’Italia, che nel 2024 ha esportato beni per 65 miliardi di euro verso gli USA, è particolarmente vulnerabile: tra i settori più esposti, vi sono bevande, farmaceutica, autoveicoli e mezzi di trasporto. Confindustria avverte che le tensioni commerciali si stanno trasformando in un vero e proprio "conflitto economico" con rischi concreti per la crescita nazionale.

FONTE: LA STAMPA