In Italia, due terzi delle abitazioni censite (circa 24 milioni di case) risalgono a prima del 1981, rendendo il patrimonio immobiliare del Paese datato e spesso poco efficiente dal punto di vista energetico e strutturale.
Le città con la maggiore concentrazione di edifici con almeno 45 anni di età sono:
Genova (oltre l'85% delle residenze);
Milano (quasi il 75%);
Roma (circa il 70%).
Dove non siano già stati effettuati interventi di ristrutturazione radicale, gli immobili risultano spesso energivori e talvolta presentano problemi di sicurezza strutturale, spesso sottovalutati o ignoti ai proprietari. Questa situazione evidenzia la necessità di piani di riqualificazione e incentivi per la ristrutturazione, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.
FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA

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