La risposta a interpello 7.2.2025 n. 22 chiarisce che le persone che, dopo essersi trasferite in Italia, instaurano un rapporto di lavoro autonomo con il loro ex datore di lavoro e fatturano a quest’ultimo le proprie prestazioni, devono rispettare il periodo minimo di residenza estera pregressa di sei o sette anni, anziché i tre ordinari previsti dall’art. 5 co. 1 lett. b) del DLgs. 209/2023.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, tale requisito si applica non solo ai rapporti di lavoro subordinato, ma anche a qualsiasi rapporto lavorativo, inclusi quelli di lavoro autonomo.
FONTE: IL SOLE 24 ORE

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