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LA BOZZA DELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

La prima bozza della Legge di Bilancio 2023 presenta 136 articoli strutturati in 15 capitoli e 70 pagine, con la data del 23 novembre.

Vediamo le principali potenziali novità:

  • Stralcio delle cartelle fino a mille euro, si arriva a fine 2015

Stralcio delle cartelle fino a mille euro dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Automaticamente annullati alla data del 31 gennaio 2023 i debiti d'importo residuo alla data di entrata in vigore della legge fino a mille euro comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti da singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

  • Pensioni, le regole per la perequazione valgono 2 anni

La revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni, comprese le minime, sarà in vigore per il biennio 2023-2024. Si va dalla rivalutazione al 100% dei trattamenti pensionistici pari o inferiori a quattro volte il minimo fino alla rivalutazione al 35% dei trattamenti pensionistici superiori a dieci volte il trattamento minimo. Gli assegni più bassi sono aumentati su base mensile (1,5 punti percentuali per l'anno 2023 e di 2,7 punti per il 2024).

  • Taglio cuneo aumentato per chi prende meno di 1.538 euro

Taglio di due punti del cuneo fiscale per tutto 2023 e sarà aumentato al 3% per chi percepisce uno stipendio, di tredici mensilità, non superiore a 1.538 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

  • Flat tax a 85mila euro, incrementale con tetto a 40mila euro

Estensione del regime forfettario (tassazione al 15%) degli autonomi, passando da 65 a 85mila euro. Ma con un paletto: salta anche nel corso dell'anno, in modo retroattivo, se il contribuente supera i 100mila euro di ricavi o compensi. Viceversa quella incrementale vale invece per i non forfettari (sempre autonomi): farà fede il reddito 2023, da confrontare col più alto tra il 2020 e il 2022. Il 15% si applicherà su una base imponibile - con tetto a 40mila euro - pari alla differenza tra reddito d'impresa o autonomo determinato nel 2023 e quello maggiore dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata del 5% di quest'ultimo ammontare. Un modo per sterilizzare i mini e i maxi incremento (oltre 40mila euro).

  • Fondo per la sovranità alimentare

Previsto un fondo per la sovranità alimentare da 25 milioni di euro per il 2023, e altrettanti per ciascuno dei tre anni successivi.

  • 2 miliardi alla sanità

  • Mezzo miliardo alla social card

Si istituisce presso il Mef un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2023, destinato all'acquisito di beni alimentari di prima necessità "dei soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l'utilizzo di un apposito sistema abilitante".

  • Caro-prezzi, incremento del 10% dei fondi Pnrr per enti locali

  • Tasse al 5% sulle mance, sale accisa sigarette

Le mance ai camerieri costituisce reddito imponibile e sarà tassato ora con una imposta al 5% che sostituisce l'Irpef e le addizionali locali sul reddito. Il prelievo ridotto, che dovrà essere trattenuto dal datore di lavoro, si applica per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e per un massimo di 50mila euro. Si prospetta un incremento dell'accisa sulle sigarette.

  • Iva giù al 5% anche per i seggiolini auto

  • Stop alle sanzioni per mancata accettazione bancomat sui piccoli pagamenti

  • Imposta sostitutiva sulle cripto dal 2023

  • Proroga delle agevolazioni sui mutui dei giovani

Prorogate per Il 2023 le agevolazioni per l'acquisto prima casa per under 36.


FONTE: LA REPUBBLICA



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