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LE CATENE DI RISTORANTI: MANCE OBBLIGATORIE COME NEGLI USA

Tra i grandi interventi contenuti in legge di Bilancio, è presente una norma che sta facendo discutere cioè la tassazione al 5% delle mance che si lasciano al cameriere al ristorante.

Tramite tale articolo della legge di Bilancio, dal 1 gennaio 2023 le somme destinate dai clienti ai lavoratori di ristoranti e hotel saranno soggette a un’imposta forfettaria del 5%, che si applicherà per una quota non superiore al 25% del reddito annuale del lavoratore. Secondo Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express e presidente di Aigrim, associazione delle imprese della grande ristorazione, da Autogrill a McDonald, non sarebbe male se l’Italia sul fronte delle mance cominciasse a somigliare di più agli Stati Uniti, dove la mancia è in pratica d’obbligo. «L’iniziativa del governo è giusta, ma va assolutamente precisata in alcuni aspetti — dice Biasoni —. Per cominciare dovrebbe essere possibile erogare la mancia solamente con pagamenti digitali (Pos). Anzi, sarebbe ragionevole proporre al cliente, al momento del pagamento, diverse percentuali di mancia tra cui scegliere. Sarebbe un modo per premiare e quindi incentivare la qualità del servizio. Quello che non deve accadere è che le mance diventino un onere per l’azienda: non devono essere considerate parte della retribuzione e quindi assoggettate a contributi a carico dell’azienda. Questo deve essere messo nero su bianco. Il datore di lavoro fa soltanto da intermediario».


FONTE: IL CORRIERE DELLA SERA



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