La concorrenza sleale di Paesi extra Ue che non rispettano regole di sostenibilità ambientale e sociale; gli effetti devastanti del cambiamento climatico in agricoltura; le infrastrutture idriche deficitarie. Sono i tre nodi che rischiano di soffocare la filiera italiana del pomodoro. In gioco c’è il futuro di un comparto bandiera del Made in Italy, perché l’industria conserviera è terza per importanza nel mondo dopo Cina e Stati Uniti, con i suoi 5,5 miliardi di euro di fatturato e 5,3 milioni di tonnellate di produzione.
FONTE: IL SOLE 24 ORE
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