NEGATO IL RECESSO IN CASO DI ASSENZA PER FALSA MALATTIA DEL FIGLIO

Interessante sentenza della Cassazione (n. 20891 del 26/07/2024) riguardante il caso di un lavoratore che ha presentato delle certificazioni mediche false al fine di giustificare le giornate di assenza dal lavoro riconducibili alla malattia del faglio. L’ordinanza dei giudici ha sentenziato come la questione non giustifica la giusta causa di licenziamento qualora il datore non provi la consapevolezza del prestatore di lavoro circa la non autenticità dei certificati stessi. In altre parole, l’onere di verificare la genuinità dei certificati medici non è in capo al lavoratore, il quale si limita a trasmetterli al datore di lavoro. Dall’altro lato è il datore, qualora ne abbia accertato la falsità, a dover provare che anche il dipendente ne fosse a conoscenza. In aggiunta, secondo la Suprema Corte, non è rilevante che il lavoratore, in qualità di genitore, avrebbe dovuto conoscere le reali condizioni di salute del figlio, di modo da raffrontarle con la documentazione medica.

FONTE: EUTEKNE