Lo studio di Eures e Uil "Gli infortuni sul lavoro in Italia: incidenza e profili di rischio" ha pubblicato una triste statistica di questo inizio 2023, dove nel primo trimestre sono aumentati del 3,7% i decessi sul lavoro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: 196 vittime contro 189, con un picco di crescita nel Nord-Ovest, +22,4%, "dove la ripresa delle attività produttive sta comportando costi umani sempre più intollerabili".
Quasi la metà delle morti (46,9% nel 2021, ultimo dato disponibile) si registra nel settore terziario, un dato questo "trainato dal settore dei trasporti e da quello del commercio, al cui interno è compresa l'attività di riparazione di autoveicoli e motocicli, che complessivamente assorbono oltre un infortunio mortale su quattro. Segue - evidenzia lo studio - il settore industriale, che assorbe il 37,5% degli eventi, e al cui interno svolge un ruolo particolarmente significativo l'edilizia, dove si registra il 19% delle morti sul lavoro".
FONTE: ANSA
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