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PROTESTA DEI BALNEARI: L’UE NEGA INDENNIZZI, RISCHIO CONFISCA SENZA RISARCIMENTO

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  • Oct 9
  • 1 min read

È esplosa la protesta dei balneari dopo la posizione dell’Unione europea, secondo cui non esiste un diritto all’indennizzo per i concessionari uscenti. Una decisione che smentisce l’impostazione del governo italiano, che aveva previsto indennizzi in un decreto ancora in fase di approvazione.

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha ribadito che l’esecutivo intende comunque andare avanti con la misura, ma tra i gestori delle spiagge cresce la preoccupazione.

Dal TTG di Rimini, il presidente del Sindacato italiano balneari (Sib) di Confcommercio, Antonio Capacchione, ha parlato di “inaccettabile tentativo della burocrazia europea” di negare un indennizzo effettivo. Secondo Capacchione, l’indennizzo è già previsto dal DL 131 concordato con la Commissione europea e dalla legge 118/2022 del governo Draghi.

Il leader del Sib denuncia una vera e propria “confisca senza indennizzo”, chiedendo sostegno alle istituzioni per difendere un comparto che vale l’11% del Pil nazionale e il 13% dell’occupazione, con un peso determinante sul turismo italiano: il 39,2% delle presenze riguarda il mare.

Il settore balneare, sottolinea Capacchione, resta un modello di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, che nel 2025 ha registrato un incremento di arrivi e presenze del 5,7% rispetto al 2024, soprattutto grazie al turismo estero.


FONTE: IL GIORNALE


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