Lo studio congiunto dell'Ufficio europeo dei brevetti (UEB) e l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) pubblica dei dati secondo i quali il 29 % delle start-up europee ha depositato diritti di Proprietà Intellettuali registrati. Secondo le statistiche, i brevetti e i marchi incrementano il successo delle start-up anche grazie al fatto di avere maggiori probabilità di ottenere finanziamenti fino a 10,2 volte maggiore rispetto alla norma.
«Le start-up sono catalizzatori dinamici per l’innovazione e la crescita economica. Possiedono le potenzialità per sviluppare nuove soluzioni in grado di affrontare le sfide più urgenti della società e realizzare un futuro più sostenibile... Le risorse immateriali rappresentano oggi la grande maggioranza del valore di un’impresa e i diritti formali di proprietà intellettuale, come i marchi, non solo sono garanzie giuridiche per gli investimenti in beni immateriali, ma anche la chiave per assicurarsi finanziamenti e collaborazioni. Ciò è particolarmente importante per le imprese innovative di recente costituzione, che in genere dispongono di pochi attivi nella fase iniziale, a parte il loro capitale intellettuale. Lo studio pubblicato oggi mostra che il 27 % delle start-up prese in esame aveva presentato più domande di marchio che di qualsiasi altro diritto di PI. È per questo che il sostegno che possiamo fornire loro è così importante, non solo per compiere il primo passo e registrare il loro diritto di PI (e a tal fine il Fondo per le PMI della Commissione europea, attuato dall’EUIPO insieme agli uffici di PI nazionali e regionali dell’UE, è molto utile), ma anche nelle fasi successive con iniziative quali la valutazione della PI e il servizio di pre-diagnosi relativo all’applicazione dei diritti di PI. », ha affermato António Campinos, presidente dell’Ufficio europeo dei brevetti.
FONTE: ITALIAOGGI
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