Negli ultimi 10 anni i birrifici italiani hanno registrato letteralmente un boom, con numeri triplicati (oggi se ne contano 1.085). I dati di Coldiretti mostrano un settore di mercato in salute. Basti pensare che, secondo i dati Istat, nei primi sette mesi del 2022 le esportazioni di birra artigianale sono aumentate del 12% oltre al fatto che i consumi nazionali sono destinati a superare il record storico di oltre 35 litri pro capite.
«Il successo della birra italiana dimostra la capacità innovativa dei nostri imprenditori di investire e conquistare nuovi settori valorizzando le qualità e la biodiversità del made in Italy», ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. Nonostante ciò, il comparto non è esente dal fenomeno inflazionistico, dove si stima un balzo del 200% nei costi dell’energia rispetto a due anni fa, cui va aggiunto il +45% degli imballaggi, il +40% delle bottiglie, il +10% delle lattine e il +22% dei tappi, mentre i cambiamenti climatici nel 2022 hanno tagliato di un terzo il raccolto dell'orzo per il malto. Alle difficoltà di produzione si aggiunge anche la carenza sul mercato di anidride carbonica CO2 ad altissimo grado di purezza utilizzata per l'imbottigliamento.
FONTE: IL SOLE 24 ORE
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