FUSIONE SOCIETARIA: LA SANATORIA DELL'ATTO ISCRITTO LIMITA LE TUTELE REALI DEI CREDITORI
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- Jul 10
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Con la sentenza n. 16689 del 22 giugno 2025, la Corte di Cassazione ha chiarito gli effetti della sanatoria dell’atto di fusione tra società a seguito dell’iscrizione nel Registro delle imprese, come previsto dall’art. 2504-quater, comma 1, del Codice civile.
Secondo la Corte:
Qualsiasi vizio o irregolarità dell’atto di fusione, compresa la sua esecuzione durante la pendenza di un’opposizione da parte di un creditore (ex art. 2503 c.c.), risulta sanata con l’iscrizione;
In tali casi, al creditore resta solo la possibilità di agire per il risarcimento del danno secondo quanto previsto dal comma 2 dello stesso articolo;
Solamente se il procedimento di fusione è talmente viziato da snaturarne completamente la forma e la sostanza, tanto da renderlo irriconoscibile anche ai terzi, si potrebbe configurare l’inesistenza giuridica dell’atto;
La perdita della tutela reale non impedisce al creditore di proteggere il proprio credito, anche successivamente, tramite azione revocatoria ai sensi dell’art. 2901 c.c., per salvaguardare il proprio diritto alla garanzia patrimoniale.
FONTE: EUTEKNE

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