REGIME IMPRATRIATI: CHIARIMENTI SUL RIENTRO DALL'ESTERO E LEGAMI SOCIETARI

Con la risposta n. 142 del 27 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha analizzato il caso di un cittadino italiano iscritto all’AIRE dal 19 maggio 2023, intenzionato a rientrare in Italia nel 2026 per lavorare presso un nuovo datore di lavoro (società Gamma) e accedere al regime agevolato per gli impatriati introdotto dal DLgs. 209/2023, art. 5.

La persona aveva lavorato precedentemente all’estero per la società Beta, e prima ancora in Italia per la società Alfa, prima di essere trasferito all’estero in distacco. Al rientro in Italia, il nuovo impiego sarà con una terza società, Gamma.

L’Agenzia chiarisce che l’accesso al regime agevolativo è subordinato alla verifica del legame societario tra Alfa, Beta e Gamma. In particolare, se questi soggetti risultassero appartenenti allo stesso gruppo ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1 del Codice Civile, il requisito di residenza estera aumenterebbe da due a sei o sette periodi d’imposta.

Inoltre, non assume rilevanza la sottoscrizione di un patto di sospensione del rapporto di lavoro tra il lavoratore e Gamma (il datore italiano futuro) per il periodo 15 gennaio 2023 - 31 dicembre 2025, finalizzato a consentire una collaborazione all’estero con Beta. Questo perché, secondo l’Agenzia, non modifica il profilo giuridico della continuità del rapporto all’interno del gruppo.

FONTE: EUTEKNE