RINVIATO L'OBBLIGO DELLA PEC DEGLI AMMINISTRATORI

Il termine per comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) degli amministratori di società al Registro delle imprese è stato posticipato alla fine dell’anno, come stabilito da una circolare del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) del 25 giugno. Tuttavia, questa proroga solleva dubbi di legittimità, poiché il termine indicato non è previsto da una norma di legge, condizione necessaria per l’applicazione di eventuali sanzioni.

La legge di Bilancio 2025 ha introdotto l’obbligo per ogni amministratore di società di iscrivere la propria Pec personale nel Registro delle imprese. Tuttavia, non è stata prevista alcuna sanzione specifica in caso di mancata comunicazione. Questa lacuna normativa ha generato una situazione di impasse tra il Mimit e le Camere di commercio: queste ultime sostengono che, in mancanza di un termine fissato per legge, non sia possibile applicare le sanzioni dell’articolo 2630 del Codice civile. Di fatto, ci si trova davanti a un obbligo privo di efficacia coercitiva, in attesa di un chiarimento normativo più solido.

FONTE: IL SOLE 24 ORE