RISARCIMENTO DEL DANNO: IL “MANCATO GUADAGNO” È COMUNQUE SOGGETTO A IMPOSTE
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- Nov 17
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Con l’ordinanza n. 28718 del 30 ottobre, la Corte di cassazione ha precisato che, nel calcolo del danno patrimoniale derivante dall’inadempimento di un’obbligazione, il lucro cessante – cioè il mancato guadagno che il creditore avrebbe ottenuto se la prestazione fosse stata eseguita – resta soggetto a imposizione fiscale.
Di conseguenza, quando il giudice quantifica il risarcimento dovuto da un professionista inadempiente a un’impresa, deve dedurre le imposte (come IRES e IRAP) che l’azienda avrebbe pagato su quei redditi. Solo se la società dimostra che tali redditi sarebbero stati esenti, il risarcimento può essere calcolato al lordo delle imposte.
La Cassazione ribadisce così che il risarcimento per lucro cessante deve riflettere il reale incremento patrimoniale netto che il danneggiato avrebbe percepito.
FONTE: ITALIAOGGI






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