Secondo il report di infoCamere per il Sole24Ore, basato sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio, le cosiddette imprese “apri e chiudi” sono state circa 11 mila dal 2020 a oggi, cioè il periodo dalla nascita del Superbonus. Molte aziende si sono iscritti alla piattaforma per esercitare la propria attività, salvo poi cambiare idea e chiudere la propria attività nell’arco di mesi.
Si ricorda che, per arginare il fenomeno delle imprese “apri e chiudi”, il governo Draghi emanò il decreto numero 21/2022 per cui solo i titolari di una certificazione Soa (qualifica l'impresa a partecipare agli appalti pubblici in categorie di opere e classifiche di importo ndr) possono realizzare lavori con importi superiori a 516 mila euro per il quale è valido il Superbonus.
FONTE: LA STAMPA
