CARBURANTI, PREZZI IN SALITA NONOSTANTE IL CALO DEL PETROLIO: SI TEME LA SPECULAZIONE
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- Jun 29
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Nonostante il progressivo allentamento delle tensioni in Medio Oriente, i prezzi dei carburanti in Italia non riflettono l’andamento del mercato petrolifero. Mentre le quotazioni del greggio calano, benzina e gasolio continuano a mantenersi su livelli elevati, oscillando senza mostrare segnali di una vera discesa. Un andamento anomalo, che secondo molte associazioni dei consumatori sarebbe alimentato anche da fenomeni speculativi.
Alla base di questo scenario c’è la crisi tra Stati Uniti e Iran. Dopo le operazioni militari statunitensi contro obiettivi iraniani legati al programma nucleare, Teheran ha reagito con attacchi mirati. Sebbene ora la situazione sembri meno tesa, il rischio di un’escalation continua a condizionare il mercato energetico globale.
Particolarmente delicata è la situazione nello Stretto di Hormuz, snodo cruciale attraverso cui transita circa un quarto del petrolio mondiale e il 20% del gas naturale liquefatto. Una possibile chiusura — anche solo minacciata — influenzerebbe immediatamente le dinamiche dei mercati. Tuttavia, secondo analisti dell’ISPI, un blocco totale dello stretto resta improbabile e viene visto piuttosto come strumento di pressione diplomatica.
Nel frattempo, in Italia si registra un netto aumento dei prezzi alla pompa. In modalità servito, benzina e diesel hanno nuovamente superato i 2 euro al litro, con punte record sulle autostrade dove la verde è arrivata fino a 2,38 euro/litro. Anche il self service si avvicina pericolosamente alla soglia dei 2 euro.
FONTE: ITALIAOGGI






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