CASSAZIONE, SI ALL'IMPUGNAZIONE DELL'ESTRATTO DI RUOLO SE UTILE A EVITARE O REVOCARE IL FALLIMENTO

Con la sentenza n. 14012 del 26 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che è legittimo impugnare un estratto di ruolo anche in assenza di notifica della cartella di pagamento, quando tale impugnazione può influire su una procedura fallimentare, contribuendo ad evitarla o a revocarla.

La Corte ha ricondotto questa possibilità al nuovo art. 12, comma 4-bis, lett. d), del DPR 602/1973, come modificato dal DLgs. 110/2024, che consente di contestare la cartella non notificata, conosciuta tramite estratto di ruolo, se sussiste un interesse concreto connesso a una procedura di crisi o di insolvenza ai sensi del DLgs. 14/2019 (Codice della crisi d’impresa).

Questa pronuncia amplia la tutela del contribuente nelle situazioni di crisi aziendale, riconoscendo che la contestazione del debito tributario possa essere strumentale alla gestione o alla risoluzione della crisi, soprattutto laddove la riduzione o eliminazione del carico fiscale incida sulla valutazione dello stato di insolvenza o sulla revoca di un fallimento già dichiarato.

La decisione si inserisce in un contesto giurisprudenziale in evoluzione, che valorizza l’interesse sostanziale del debitore e non si limita a valutazioni meramente formali sulla notifica degli atti.

FONTE: EUTEKNE