CONCORDATO SEMPLIFICATO: ESCLUSA LA CONTINUITA' AZIENDALE DIRETTA PER FINALITA' LIQUIDATORIE

La Corte d’Appello di Firenze, con decisione del 5 febbraio 2025, ha ribadito l’incompatibilità tra la continuità aziendale diretta e la natura esclusivamente liquidatoria del concordato semplificato previsto dall’art. 25-sexies del DLgs. 14/2019. La giurisprudenza, infatti, esclude che il piano possa fondarsi su una prosecuzione dell’attività, anche se temporanea, quando questa non sia strumentale alla tempestiva liquidazione dell’azienda. È ammissibile solo una gestione residuale e limitata al fine di migliorare la riuscita della liquidazione. Non è quindi consentito basare il soddisfacimento dei creditori sulla prosecuzione dell’attività imprenditoriale, soprattutto quando la vendita dei beni aziendali risulta incerta e fondata su manifestazioni di interesse generiche o non attuali.

FONTE: IL SOLE 24 ORE