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OCSE: PIÙ TASSE SUGLI IMMOBILI E MENO SUL LAVORO, PRIORITÀ AL RISANAMENTO DEI CONTI

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  • 2 days ago
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Nel suo ultimo Economic Outlook, l’Ocse indica per l’Italia una roadmap precisa: ridurre il carico fiscale sul lavoro, aumentare quello sulla proprietà immobiliare e mantenere politiche di contenimento della spesa pensionistica. Secondo l’Organizzazione, queste misure sono necessarie per iniziare a ridurre l’enorme debito pubblico e affrontare le sfide strutturali legate all’invecchiamento della popolazione, alla transizione climatica e all’aumento delle spese militari.

L’Ocse suggerisce inoltre di migliorare la capacità di riscossione e proseguire nel consolidamento fiscale. La legge di Bilancio 2026, pur puntando a ridurre il deficit, affida parte della copertura a misure una tantum e a operazioni straordinarie, mentre alleggerisce alcune imposte sul lavoro e proroga incentivi esistenti. L’Organizzazione stima un rapporto deficit/Pil in calo dal 2,9% nel 2025 al 2,6% nel 2027, anche grazie alla moderazione degli investimenti pubblici e delle retribuzioni nel settore statale. Migliora anche l’avanzo primario, atteso all’1,3% del Pil entro il 2027.

Sul fronte estero, nei primi otto mesi del 2025 gli scambi commerciali hanno rallentato, ma le esportazioni italiane hanno retto meglio delle importazioni. In crescita i flussi con gli Stati Uniti, mentre le importazioni dalla Cina sono salite del 25%. Il surplus delle partite correnti si è ampliato grazie al miglioramento del saldo commerciale e alla riduzione degli interessi sul debito estero di breve termine.

Un altro elemento positivo arriva dal credito: la riduzione dei tassi nell’Eurozona e il calo del rischio percepito sull’Italia hanno abbattuto i costi di finanziamento. Le agenzie di rating hanno migliorato il giudizio sul debito sovrano e su alcune grandi realtà pubbliche e private, favorendo un ritorno alla crescita dei prestiti alle imprese, aumentati nella prima metà del 2025 per la prima volta dopo oltre due anni. Secondo l’Ocse, un ulteriore miglioramento del rating italiano potrebbe attrarre più capitali esteri, ampliare l’accesso al credito e stimolare nuovi investimenti privati.


FONTE: ITALIAOGGI


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